Entrando nella pasticceria è difficile decidere: quale è l’esperienza più importante?

L’accoglienza sorridente  della pasticcera, la vista dei piccoli dolci di azuki “kazari-kan”che più che dolci sono opere d’arte in miniatura;  il profumo, lo scricchiolio del legno nel salire le vecchie scale  della “machya” ( antica casa giapponese in legno );  la tazza da tè tra le mani, la delicatezza della micro forchettina e un piatto perfetto. Probabilmente è il coinvolgimento di tutti i sensi  a rendere così speciale l’esperienza da Umezono Sabo.